Non è semplice ma ogni anno partiamo con la we photo academy

Nel corso degli anni, abbiamo conosciuto e formato tantissimi ragazzi che, alle prime armi con la macchina fotografica, volevano sperimentare cosa significasse davvero fare il fotografo.

C’è stata Norma, fotografa simpaticissima (e anche un pò pazza), che dopo qualche anno con noi ora gestisce un importante sito di e-commerce; Margherita, che ora lavora come fotografa per un’azienda di Melbourne; Lorenzo, che inizialmente non riusciva a mettere in posa nessuno, oggi è manager di un’azienda fotografica a Parigi. Poi ci sono Maria e Chiara, oggi la prima maestra d’asilo e la seconda fotografa che gira il pianeta per una grande agenzia fotografica..quando ci incontriamo non facciamo che ridere come pazzi a ricordare le varie vicissitudini “da villaggio”. E poi c’è Carlotta che oggi è una fotografa di moda e lavora tra Milano e Parigi, oltre ad essere una mamma meravigliosa..Potremmo continuare ancora con Ilaria, Martina, Elena, Francesca, Giorgio, Rosa, Federica, Gabriele, Giulia, Sonia, Alice, Cristina, Irene ecc… Ma ci fermiamo, perché non basterebbe un blog per descrivere tutte le esperienze condivise con loro.

Le risate, le gioie, il divertimento ma anche le incomprensioni e a volte lo scontrarsi, sono tutti elementi che ci rendono parte di una grande famiglia.

Fare il fotografo nei villaggi non è sempre semplice, specie all’inizio, perché non solo bisogna superare l’ostacolo di coinvolgere in un servizio fotografico clienti che non conosciamo, ma bisogna stare attenti all’esposizione, al background, al taglio della foto e per ultimo, ma di certo non meno importante, bisogna curare l’espressione del cliente. Quando il soggetto da fotografare è soltanto uno, tutto questo è alleggerito, ma quando è un nucleo familiare di 4/5 persone a stare di fronte a noi le cose si complicano.

Si sa, i bimbi sono stupendi da fotografare, ma sono anche i soggetti che ci mettono maggiormente alla prova, perché sono quelli più veri, a cui non puoi nascondere nulla, quelli che se non gli vai a genio si girano dall’altra parte o ti fanno un sorriso finto. Noi di WePhoto ci teniamo all’emozione che un’immagine riesce a trasmettere.

In un’epoca di smartphone e reflex alla portata di tutti, il valore aggiunto è proprio il saper cogliere un’emozione che in pochi sanno cogliere.

Bisogna possedere l’occhio fotografico, quello non lo si può inventare, parte solo da dentro.

Per diventare un fotografo infatti, non basta conoscere la tecnica fotografica alla perfezione, aver studiato storia della fotografia o avere l’attrezzatura migliore.. Certo, tutto questo è un buon punto di partenza e anche l’esperienza gioca il suo ruolo, ma il fulcro di tutto è la passione fotografica.

L’aver voglia di creare fotografie che sappiano parlare, che possano raccontare il sentimento che abita nelle persone che stiamo fotografando, questa è la chiave di volta.. Perché se metti tutto te stesso in quello che fai, riesci a tirare fuori il bello da ogni persona, in questo come in tutti i lavori.

 

Per questo fare il fotografo nei villaggi non è solamente un lavoro, è qualcosa di più, è un’esperienza di vita, che insegna tantissime cose: in primis insegna che non tutte le persone sono uguali e questo serve a migliorare il proprio modo di comportarsi. Poi insegna che essere se stessi è un punto di forza su cui far leva, non il contrario, che vendere la propria professionalità ti ripaga al 100 % e lavorare in gruppo è mille volte meglio che lavorare da soli e infine insegna che l’entusiasmo che metti in quello che fai è contagioso e può portare risultati inaspettati.

Tutti i ragazzi che hanno fatto almeno una stagione da fotografi non la dimenticano facilmente.. Così come noi non dimentichiamo mai nessun fotografo che abbia lavorato con noi, perché ognuno di loro ci ha regalato un pezzettino di sé, ci ha fatto vivere dei momenti preziosi, facendo crescere anche noi.

Ecco perché ogni anno siamo ansiosi ed entusiasti di iniziare la WePhoto Academy.. Ogni anno inizia un nuovo percorso insieme ai ragazzi che saranno i fotografi di domani!